Step 2 copia della “Monnalisa” Gioconda di Leonardo da Vinci


a sinistra originale della Gioconda, al centro copia di Sandro Ferrucci e a destra copia del Prado

a sinistra originale della Gioconda, al centro copia di Sandro Ferrucci e a destra copia del Prado

Continua il mio studio/copia della Gioconda qui documentati altri errori che da Leonardo non mi sarei aspettato perché riguardanti geometrie decorative e nell’altra foto documento la pochezza dell’esecutore della copia del Prado.

errore nella decorazione del vestito della Gioconda

errore nella decorazione del vestito della Gioconda

nella foto sopra errore nell’originale della Gioconda dove la sequenza della decorazione ad un certo punto presenta 4 ottagoni tra un decoro a croce e l’altro anziché ogni 3 ottagoni com indica invece la frequenza.

dettaglio copia del Prado

dettaglio copia del Prado

qui sopra dalla copia del Prado possiamo notare come la decorazione dell’abito sia riprodotta più grossolanamente dell’originale, dove l’itreccio degli ottagoni soprastanti è nettamente in numero minore e realizzato di dimensione più grande, lo stesso vale per la decorazione sotto con intreccio di ottagoni intervallati da 5 croci anzichè 7 come nell’originale.

C’è da dire che il disegno della copia è perfettamente uguale all’originale (solo la mano destra 8/9 mm più alta rispetto all’originale) perchè con molta probabilità sarà stato usato il cartone originale trasferito a spolvero anche sulla copia.


Informazioni su Sandro Ferrucci

– Sandro Ferrucci nasce a Pisa nel 1965. Maturità artistica conseguita nel 1983 presso il Liceo Artistico Firenze 1 (oggi Leon Battista Alberti) con i maestri Arrigo Dreoni, Gianni Cacciarini (a sua volta allievo di Pietro Annigoni), Bruno Rosai (nipote di Ottone Rosai), Paolo Lauri, Maurizio Mariani, Franco Lastraioli, Mario Agostini e lo storico dell’arte Piero Adorno. Ritenuto “troppo accademico” già in fase scolastica e personalmente in contrasto con la “poetica dell’arte” sostenuta da Adorno, derivata oltre che dai suoi studi anche da una visione favorita dalle proprie origini altolocate (la madre in giovane età fu allieva privata del pittore Giovanni Fattori), prende la drastica decisione: “l’arte non fa per me” pur continuando ad avere il massimo rispetto e stima per Adorno e la sua smisurata cultura non solo nella storia dell’arte ma anche in quella della musica e del quale ho sempre ammirato ed invidiato la dialettica. Da subito lavora nel campo della comunicazione, della grafica e della serigrafia e a tutt’oggi dirige una propria agenzia pubblicitaria con all’interno laboratori di ricamo personalizzato e di stampa digitale di piccolo e grande formato e fotografia professionale. Preso da una vita frenetica dove oltre al lavoro si dedica ad attività amatoriali tra le quali: chitarra, violino, calcio, ciclismo su strada, vela, alpinismo e arrampicata, gli manca solo l’ispirazione ed il tempo per dipingere. Nel 2017 diventa nonno per la prima volta e forse maturo ed abbastanza ispirato per iniziare una propria produzione pittorica. Gioca ancora a calcetto…ma come giocatore ha sempre fatto pena!